La pulizia degli impianti fotovoltaici

Da quando esistono gli impianti fotovoltaici la pulizia è sempre stata un argomento molto dibattuto, principalmente sui benefici di una simile operazione a fronte di costi spesso elevati.

Vediamo di dare qualche informazione e soprattutto qualche consiglio con questo articolo che sicuramente non sarà esaustivo, ma che ci potrebbe orientare se dovessimo decidere di effettuare questo tipo di manutenzione sul nostro impianto fotovoltaico.

Perché bisogna pulire i pannelli solari?

Spesso la pulizia degli impianti fotovoltaici è un problema che viene sottovalutato dalla gran parte dei proprietari degli impianti.

Si pensa sempre che basti una pioggia a spazzar via la polvere e a pulire l’impianto, ma questo diventa tanto più difficile, quanto più il modulo risulta predisposto a sporcarsi, diventando di fatto oggetto di un costante deposito di sporco che con l’andare del tempo incrosta la superficie, creando una patina che riduce l’irraggiamento ricevuto dalle celle fotovoltaiche. In molti casi questa perdita di irraggiamento assomiglia a quello causato da ombre o annuvolamenti, con la differenza che non è temporaneo, ma diventa sempre di più permanente.

pulizia degli impianti fotovoltaici

Le statistiche (ed anche la mia esperienza) suggeriscono che la mancanza di pulizia dei pannelli fotovoltaici può causare una perdita di efficienza che varia da 8% al 20% (in qualche caso particolare si può anche superare il 30%).

Ma avere un impianto che rende meno, significa avere un impianto che produce e immette meno energia, e questo naturalmente si riflette sugli incentivi della produzione e quelli dello scambio sul posto. Siccome il nostro impianto è stato per molti di noi un investimento (e magari un salasso in termini di finanziamento), occorre fare in modo che renda al massimo!

Quanto spesso bisogna pulire i pannelli solari?

Come già detto la pulizia di un impianto fotovoltaico rientra nella manutenzione ordinaria e la frequenza dipende soprattutto dalla posizione dell’impianto in termini di localizzazione (campagna, mare, città, zona industriale, ecc.), che di collocazione dell’impianto (tipologia ed inclinazione del tetto, accessibilità, ecc.).  

La frequenza quindi aumenta se l’impianto è installato:

·        vicino o in campagna (per la presenza di polveri, residui di processi agricoli come la trebbiatura, ecc.)

·        vicino o al mare (per la presenza di sabbia, salsedine, resina e residui pineta)

·        vicino agli alberi (per la presenza foglie, resine, arbusti e altre sostanze arboree, guano dei volatili)

·        vicino ad una zona industriale (per la presenza di fuliggine, polveri, ecc.)

·        in zone dove  c’è un’elevata siccità, magari associata a vento.


La frequenza deve aumentare in casi in cui ci sia un’elevata presenza di volatili come piccioni, che oltre a sporcare il vetro, nidificano sotto i pannelli creando potenziali problemi ai cavi e ai connettori.

 pulizia degli impianti fotovoltaici

Un impianto solare posto in posizione favorevole e che non rientra nella casistica suddetta, dovrebbe essere lavato una volta ogni due anni.

In tutti gli altri casi si dovrebbe pensare ad un lavaggio almeno ogni sei mesi/anno.

Quando bisogna pulire i pannelli solari?

Dipende molto dall’orientamento dell’impianto, tuttavia il mio consiglio è quello di sfruttare le prime ore del mattino, soprattutto d’estate, per due motivi:

·        il primo più importante è perché il modulo è più fresco. Infatti l’utilizzo dell’acqua fredda su un modulo che in piena estate raggiunge i 70°C non va bene sia per lo shock termico, sia per il fatto che l’acqua asciugandosi molto rapidamente potrebbe creare aloni o strisce di calcare a causa della sua durezza

·        il secondo meno importante è che la rugiada depositata sui pannelli nelle ore notturne potrebbe contribuire a facilitare la pulizia del modulo stesso.

Come bisogna pulire i pannelli solari?

Sul mercato negli ultimi anni sono apparsi numerosi sistemi per la pulizia dei moduli fotovoltaici, sia di tipo manuale che di tipo automatico.

Naturalmente la scelta dipende dalla tipologia dell’impianto (residenziale o industriale), dalla locazione ed accessibilità dell’impianto, dall’investimento che si vuole affrontare.

I kit manuali di solito prevedono:

·        un’asta telescopica in fibra di carbonio con lunghezza variabile dai 4,5 ai 10 m;

·        spazzola rettangolare o rotonda e rotante, con ugelli, da collegare direttamente al tubo dell’acqua da giardino o a quello dell’idropulitrice;

·        prolunghe ed accessori di collegamento;

·        detergente per moduli fotovoltaici, biodegradabile, assolutamente non aggressivo chimicamente e facilmente diluibile.

A questo kit si possono anche affiancare un filtro addolcitore carrellato per ridurre la durezza dell’acqua e quindi il calcare; un’idropulitrice a batteria oppure un’irroratrice a spalla a scoppio; spazzole doppie se la superficie da trattare risulta essere importante per un impianto residenziale.

Negli ultimi anni si sono affacciati anche protettivi nanotecnologici, che hanno la proprietà di aggregarsi a livello molecolare alle superfici, impendendo ai contaminanti di aggrapparsi ai pannelli fotovoltaici e garantendo facilità di pulizia e minori interventi di manutenzione.

I sistemi automatici per la pulizia dei pannelli fotovoltaici invece sono molto pratici da usare, ma come detto prima richiedono un investimento iniziale che non ha senso affrontare per chi possiede un piccolo impianto domestico (mi riferisco agli impianti sotto i 6 kWp), mentre risulta obbligatorio per impianti industriali.

Sto parlando dei robot per la pulizia degli impianti solari come Gekko, oppure IrciWash e WashBots, robot comandati a distanza, che riescono a coprire grandi superficie di moduli fotovoltaici in poco tempo ed in assoluta sicurezza.

A proposito di sicurezza mi preme sottolineare che qualsiasi delle suddette operazioni deve essere fatta in assoluta sicurezza rispettando la normativa vigente riguardante le cadute dall’alto, utilizzando protezioni anticaduta certificate e soddisfacenti tutte le normative vigenti.

Quanto costa pulire i pannelli solari?

Per quanto riguarda gli impianti residenziali sul mercato ed in rete si trova di tutto e di più: da € 100 per impianti fino a 6 kWp, fino a qualche centinaio di euro.

Deve essere chiaro che un intervento di questo tipo spesso prevede la presenza di due uomini, che arrivano in cantiere con mezzo proprio, con adeguata attrezzatura per salire sul tetto (scala, autocesta, ponteggio, ecc.), che si devono muovere come sottolineato prima in assoluta sicurezza, che hanno investito su attrezzatura conforme e a norma per questo tipo di operazione.

Per gli impianti industriali occorre fare sempre un preventivo ad hoc.

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